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  ONORIFICENZE E PREMI

Tebaldini vide riconosciuto il suo operato con numerose onorificenze e premi, a partire dalla "Gran Menzione" del 1885 (ricevuta dal Regio Conservatorio di Milano di cui era allievo), fino alla nomina ad "Accademico di Santa Cecilia" del 1951. Diplomi, pergamene, medaglie, encomi... gli pervennero da istituzioni laiche e religiose. Ma egli non si inorgoglì più di tanto e rimase un uomo semplice, nonostante fosse consapevole dei suoi meriti. Contestualmente all’acquisizione dell’Archivio Tebaldini da parte del Dipartimento Beni culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica dell’Università di Padova è stato istituito, per almeno cinque edizioni, il Premio “Giovanni Tebaldini” mediante concorso biennale, in memoriam di Anna Maria Novelli (nipote del Maestro) che si era prodigata per reperire i diversi materiali, aveva fondato e gestito il “Centro Studi e Ricerche “G. T.” di Ascoli Piceno e il sito web tebaldini.it. Il Premio, finanziato dal “Centro Tebaldini”, viene curato dal predetto Dipartimento con l’obiettivo di valorizzare la complessa figura e l’opera multiforme del personaggio, finalizzando la dotazione del Fondo padovano (l’elenco sintetico dei materiali donati è nella sezione “Donazioni”), supportato dal sito internet concepito come centro di documentazione online, più che sufficienti per meglio definire l’identità artistica, umana e spirituale di Tebaldini.
Qui saranno pubblicati gli esiti dei concorsi e le tesi dei vincitori.

 

30 KB   Onoreficenze  Premi  Altro

30 KB   Premio "Giovanni Tebaldini" post mortem

REALE ACCADEMIA D'ITALIA

Un solenne encomio si vuole tributare a GIOVANNI TEBALDINI per la esemplare dedizione di tutta la sua vita allo studio, all'amore e al culto della musica, non solo per l'opera da lui svolta come compositore e riformatore, particolarmente nel campo dell'organistica, ma anche e soprattutto per il validissimo contributo da lui dato alla rivelazione e restaurazione della grande arte degli antichi polifonisti italiani. L'opera di rievocazione e di rivalutazione delle espressioni meno conosciute dell'antica nostra scuola musicale, da lui così tenacemente e così efficacemente condotta, è in tutto degna di un alto riconoscimento.

Il Vicepresidente per la Classe di Arti
P. Mascagni

(Parole pronunciate a Roma in Campidoglio da S. E. Luigi Federzoni, Presidente della Reale Accademia d'Italia, nell'adunanza solenne del 21 aprile 1940, alla presenza di S. M. il Re Vittorio Emanuele III)

 

 

 

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