Accademia Musicale del Lazio

IX Festival Organistico Internazionale

Roma, 29 ottobre 2006–10 giugno 2007

Il 27 maggio 2007, a cura dell’Accademia Musicale del Lazio diretta dal M° Roberto Dioletta, presso la Basilica di San Giuseppe al Trionfale di Roma, nell’ambito dell’IX Festival Organistico Internazionale, si è tenuto un concerto dell’olandese Wijnand van de Pol1 e dell’inglese Campion Quartet2, i quali, con insolita abilità e sensibilità, hanno eseguito musiche di Bach (Partite diverse sopra il corale), Marco Enrico Bossi (Scherzo in Fa, op. 49 n. 1; Mottetto Domine ad adjuvandum), Erik Satie (Messe des pauvres) e di Giovanni Tebaldini. Di quest’ultimo era in programma Sonata per organo e coro, op. 26 del 1901, rimasta inedita fino al 2005, quando è stata pubblicata da Carrara di Bergamo (collana “Organistica”) nella edizione critica del professor Dino Rizzo di Busseto. Le due versioni autografe dell’opera (una delle quali prevede anche gli ottoni nel 1° e 4° tempo) furono donate dall’autore all’ex allievo prediletto Ildebrando Pizzetti perché, dopo la morte, le consegnasse alla Biblioteca Palatina di Parma, dove oggi sono conservate nella Sezione musicale.
Sonata - dedicata allo statista napoletano Emanuele Gianturco - venne eseguita per la prima volta, nella Basilica del Carmine Maggiore di Napoli, il 20 maggio 1923 (organista Franco Michele Napolitano; coro dell’Associazione “Alessandro Scarlatti”).
I quotidiani partenopei l’accolsero con grande favore. Fu giudicata opera “poderosa di un musicista dotto ed esperto nel primo ed ultimo tempo; soave ed intimamente soffusa di mistica poesia nei tempi centrali” (Tony Procida, “Mattino”, 1 maggio 1923); “ammirevole l’impasto fra voci e organo e il severo sviluppo dato al tema bachiano dalla Passione di San Matteo” (Saverio Procida, “Mezzogiorno”, 22-23 maggio 1923).
Anche Marco Enrico Bossi, che aveva redatto con Tebaldini il Metodo di studio per l’Organo moderno, in una lettera del 25 agosto 1923 definiva il lavoro “importante, quadrato, interessante, che ha delle solide gambe per reggersi bene in piedi”.

Nel corso della serata Anna Maria Novelli, nipote del musicista, è stata chiamata a ricordare la figura del nonno ed ha ricevuto un diploma di benemerenza per l’attività che va svolgendo presso il Centro Studi e Ricerche “Giovanni Tebaldini” di Ascoli Piceno.

Sonata
prossimamente verrà inclusa in un Cd dal titolo “Sonate Italiane”, edito da “La Bottega Discantica”, con composizioni di M. E. Bossi, Filippo Capocci, P. A. Yon (interpreti: l’organista  Giovanni Feltrin), organista della Cattedrale di Treviso, e il COROinCANTO diretto da Marina Bottacin.
Le iniziative di cui sopra rientrano nella giusta riconsiderazione di Tebaldini, protagonista e testimone di un’epoca.
Quest’anno anche la prestigiosa Fondazione Levi di Venezia ha stabilito un rapporto di collaborazione con il predetto “Centro” per una più ampia rivalutazione della multiforme produzione artistica del Maestro che, tra l’altro, dopo gli studi alla famosa Kirchenmusikschule di Regensburg, operò nella Basilica di San Marco a Venezia (1889-1894) e in quella di Sant’Antonio a Padova (1894-1897).



Da sinistra: Helen Raiswel e Sarah Platt del Campion Quartet, il M° Roberto Dioletta,
la nipote di Tebaldini, l’organista Wijnand van de Pol e gli altri due componenti
del gruppo vocale inglese (Chris Phillips e Andrew Choclin).


1.  Wijnand van de Pol, che da anni vive in Italia, è organista della Chiesa Anglicana All Saints’ a Roma e la Regina Elisabetta II lo ha nominato Membro Onorario dell’Impero Britannico. Ha insegnato all’Accademia Baltica di Danzica ed è stato Guest Professor alla Royal Academy of Music di Londra. Attualmente è ispettore del Ministero dei Beni Culturali per la tutela e il restauro degli organi storici dell’Umbria; docente al Conservatorio di Perugia e ricopre altre cariche di prestigio anche all’estero. Rinomato concertista, si è esibito in tutto il mondo e svolge Master Classes di organo.

2.  Campion Quartet è formato dagli inglesi Helen Raiswel, Sarah Platt, Chris Phillips e Andrew Choclin, da qualche tempo residenti a Roma. Il loro repertorio spazia da messe polifoniche a madrigali, da musica folk a brani di musicals. Nella Capitale cantano nella Chiesa Anglicana All Saints’, in quella degli Artisti, a San Gregorio dei Muratori e presso il British Council. Spesso prendono parte a programmi radiofonici della BBC.

 

 

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