L'ESPERIENZA LAURETANA

 

Giovanni Tebaldini giunse a Loreto alla fine del 1902, dopo l’esperienza di direttore del Conservatorio di musica di Parma. Dalla città emiliana se n’era andato per contrasti con gli amministratori massoni che mal sopportavano le sue innovazioni.

Desideroso di una sede più tranquilla e più consona alla sua figura di credente dalla profonda spiritualità e alla sua passione per la musica sacra, considerando Loreto un luogo di culto universale, crocevia di personalità e culture, partecipò al concorso per direttore della Cappella Musicale della Santa Casa. La commissione – composta tra l’altro dal conte Enrico San Martino di Valperga, da Giuseppe Gallignani e Giacomo Puccini - lo proclamò vincitore grazie ai numerosi e qualificati titoli accumulati.

Si potrebbe pensare che nella cittadina mariana, in un ambiente apparentemente ben disposto verso la musica sacra, egli abbia avuto vita facile. In realtà non fu così e dovette dar prova di energia e di costanza per far trionfare le sue idee artistiche fondate sul verdiano “ritorno all’antico” (non per spirito reazionario, ma per nutrire il presente); sulla riscoperta di quell’italianità nascosta nelle opere di compositori dei secoli trascorsi, attestanti la nostra passata grandezza, che egli associava ai pittori del Rinascimento e a poeti come Dante e Petrarca. Per fortuna, nella sua lucida e ispirata azione “messa in atto per un rinnovamento musicale come naturale progresso della più pura e alta tradizione”, era appoggiato dal Ministro di Grazia, Giustizia e Culto Emanuele Gianturco, che voleva una radicale riforma per la Cappella Lauretana (allora alle dipendenze dello Stato), dall’amministratore Emilio Lodrini e dal vescovo Mons. Amedeo Ranuzzi de’ Bianchi che condivideva appieno le sue tesi. In più, nel luglio 1903 salì al soglio pontificio il cardinale Giuseppe Sarto (Pio X) – suo amico ed estimatore fin dai tempi di Venezia – il quale, il 22 novembre successivo emanò il “Motu proprio” per regolamentare le esecuzioni di musica sacra nei luoghi di culto.

Tebaldini si impegnò per attuare con fermezza quanto caldeggiato dal Santo Padre, nonostante l’opposizione di quelli che avrebbero voluto ascoltare in chiesa la musica da teatro. In altre parole, “divenne la longa manus musicale dello Stato della Chiesa nella culla del culto mariano italiano”. Il noto critico Enrico Magni Dufflocq, nella sua “Storia della Musica” (Milano, S.E.I., 1933), lo cita come “colui che seppe lottare contro sacerdoti retrogradi e anticlericali ignoranti, i maggiori responsabili della indifferenza italiana per il patrimonio gregoriano”. 

Il popolo, abituato a romanze e fantasie eseguite all’organo, non riusciva a capire e non risparmiava critiche alla scelta d’un repertorio diverso. D’altra parte Tebaldini – per il suo rigore definito da Ernesto Moneta Caglio “il Mazzini del movimento ceciliano in Italia” – non poteva giustificare che in chiesa si ascoltassero pezzi ballabili, oppure tratti da opere liriche. Gradualmente egli riuscì “ad imporre ai riottosi la sua volontà e a ridare al canto in chiesa quell’impronta di classicità che da lungo tempo aveva perduto”.

A Loreto, dopo insistenze, poté disporre delle “voci” necessarie ad eseguire messe complesse di insigni antichi come P. da Palestrina, Anerio, Cifra, Porta, Lotti e, tra i moderni, Mitterer, Perosi, Tomadini, Witt, Goller, Stehle, Dobici…

Dal 1904, per un ventennio, la Cappella Musicale fu chiamata ad esibirsi in circa quaranta occasioni toccando trenta città, soprattutto delle Marche e fu a Lugo di Romagna per i funerali di Francesco Baracca (1918), a Ravenna e Milano per il VI Centenario Dantesco (1921), a Bologna per i Concerti Spirituali (1917, 1923) e a Lovere di Bergamo per la Beatificazione di Suor Capitanio (1924). Anche nei momenti in cui il numero dei cantanti era ridotto come negli anni della Prima Guerra Mondiale, Tebaldini diede prova di valente maestria non facendo perdere dignità alla buona musica, posta sapientemente al servizio della liturgia.

La Cappella ebbe il momento di massimo splendore quando accanto a lui operarono l’insegnante di canto Agostino Donini e l’organista Ulisse Matthey con il suo vice Luigi Ferrari Trecate, già allievo di Tebaldini a Parma. Il livello raggiunto era tale da poter sostenere il confronto con i migliori gruppi italiani. Esperti in materia (Padre Amelli, Padre Angelo De Santi, i maestri Edoardo Mascheroni, Gaetano Coronaro, Alberto Franchetti e Vincent Goller), dopo aver assistito ad alcune esecuzioni, manifestarono la loro ammirazione in termini entusiastici. Durante il direttorato Tebaldini arrivarono a Loreto Adeodato Bonasi, Urbano Rattazzi, Luigi Illica, Corrado Ricci, Primo Levi (L’Italico), Vincent d’Indy, Giorgio Barini, Fausto Aphel, Giovanni Borelli, S. M. la Regina Margherita, Pietro Mascagni, Luigi Mancinelli, Silvio D’Amico, Luigi Orsini, lo stesso Ministro Gianturco, Giuseppe Albini, Gaetano Coronaro, Adolfo De Carolis e altri. Il musicologo Giuseppe Radiciotti si augurava che la Loreto intellettuale assecondasse “l’opera del maestro Tebaldini, infaticabile, coscienzioso, intelligentissimo artista, che si è proposto di far della storica cappella centro e scuola di vera musica sacra, faro luminoso che diffonda i suoi benefici raggi su l’intera regione, e da questa su tutte le altre parti d’Italia” (“Rivista Marchigiana Illustrata”, aprile 1907).

Altra attività altamente meritoria del Maestro nel periodo loretano, che ne stimolò di analoghe, fu il riordino e la catalogazione di opere musicali di altissimo valore, conservate presso la Santa Casa, come già fatto a Venezia e a Padova, per riesumare, con intenti non solo archeologici ma propositivi, un inestimabile patrimonio. L’importante e appassionato studio, finalizzato a valorizzare e a far conoscere antichi testi di musica sacra, dei quali fino ad allora si ignorava perfino l’esistenza, fu portato avanti per espresso desiderio degli amministratori laici del Santuario. Al riguardo Edoardo Negri ha scritto: “Fu un propugnatore instancabile e, sotto alcuni aspetti, un precursore geniale del movimento di restaurazione e di valorizzazione della gloriosa musica polifonica vocale e strumentale antica. A lui si devono esaurienti indagini su capolavori trascurati o addirittura sepolti […] dei quali curò sovente le impeccabili trascrizioni in notazione moderna e l’esecuzione in concerti memorabili”.

A compendio della sua attività di paleografo, Tebaldini pubblicò L’Archivio Musicale della Cappella Lauretana – catalogo storico-critico (1921) e in quella sede lasciò molte sue composizioni, in gran parte autografe, trascrizioni di partiture di antichi maestri, nonché materiale documentario.

Egli riconduceva la causa della decadenza della musica sacra in Italia alla scarsa considerazione per le opere classiche, in primo luogo quelle della gloriosa scuola romana, non studiate nei conservatori e quindi difficili da eseguire. Anche per questo dava grande importanza allo studio dell’organo.  Esperto organista egli stesso, insieme con Marco Enrico Bossi partecipò a vari collaudi (vedi “Incarichi”), anche oltre i confini d’Italia, e nel 1894 aveva curato la redazione del Metodo di studio per l’organo moderno.

Oltre alla direzione della Cappella Musicale, spesso il Tebaldini - come accennato – assolveva al compito di dirigere concerti nelle Marche e nelle altre regioni italiane; teneva dotte e amene conferenze: occasioni che, tra l’altro, gli permettevano di intrattenere rapporti con i personaggi più illustri delle cultura italiana i quali, a loro volta, arrivavano a Loreto. E continuava l’azione di critico musicale iniziata fin dagli esordi.

Nei ventidue anni di permanenza in quella sede, si dedicò anche alla produzione di musica sacra, stimolato dalle festività liturgiche che, nella solennità del Santuario, acquistavano un particolare significato. Tra le più note Caecilia Famula tua Domine (1903); Litanie Lauretane (1904), per il cinquantenario della definizione del dogma della Immacolata Concezione; Missa Solemnis in honorem B. M. V. Lauretanae Coelestis Patronae Omnium Aeronautarum del 1921 (edita da Boileau et Bernasconi di Barcellona); Quintetto pel Natale (1933); Il Sacro Poema della Pentecoste (1938).

Nel 1925, a sessant’anni, andò in pensione e gli fu conferita la nomina di Direttore perpetuo ad honorem della Cappella della Basilica Mariana. Nel pieno della maturità artistica, assunse incarichi altrove. Loreto restò il luogo dove far ritorno dopo periodi di peregrinazioni; dove rifugiarsi a lavorare in tranquillità. Lì aveva fatto costruire la tomba di famiglia nella quale è sepolto con le figlie e la moglie. La cittadina lo ricorda con l’intitolazione di una via, come pure Brescia e San Benedetto del Tronto.

 

[Per approfondimenti, vedi Pagine inedite di un'identità musicale. Carteggio lauretano Tebaldini-Barbieri (1910-1926) in "Pubblicazioni attuali"]

a cura del Centro Studi e Ricerche “Giovanni Tebaldini”
 

 

(Versione riveduta del testo pubblicato in Per un Epicedio, Grafiche D’Auria Editrice, Ascoli Piceno, aprile 2001, pp. 25-31)


Attività della Cappella Musicale della Basilica della Santa Casa di Loreto

(1904-1926)

Direttore Giovanni Tebaldini


 

1904   Dicembre, Campolongo di Jesi (Ancona), Chiesa dei Frati Minori

           Missa in honorem B. M. V. de Loreto di Vincenzo Goller (per il Cinquantenario  dell’Immacolata)

 

1905   Luglio, Montefiore dell’Aso (Ascoli Piceno), Parrocchiale

           Missa in Nomine B. M. V. de Loreto di V. Goller (per il Centenario di S. Lucia)

 

          Settembre, Jesi (Ancona), Cattedrale

           Missa Conventualis in honorem S. Francisci* (ai due organi: Matthey e  Marini) 

 

          Settembre, Osimo (Ancona), Chiesa di San Giuseppe da Copertino 

           Missa in honorem B. M. V. de Loreto di Goller (con archi)

 

          Settembre, Recanati (Macerata), Chiesa di S. Agostino

           Missa Conventualis in honorem S. Francisci*

 

1906   Febbraio, Ancona, Chiesa di S. Domenico

           Messa da Requiem con istrumenti (pei funerali di Rocchi Camerata)

 

           Marzo, Ancona, Cattedrale

           Messa da Requiem (pei funerali del Card. Arcivescovo Manara; diretta con il M° Donini)

 

          Settembre, Civitanova (Macerata), Chiesa Propositurale

           … (dati mancanti), (per la Festa dell’Addolorata)

 

           … (d. m.), Civitanova, … (d. m.)

 

           … (d. m.), Staffolo, … (d. m.)

 

           … (d. m.), Cupra Maritima, … (d. m.)

 

1907   19 marzo, Teramo, Chiesa di Santa Maria delle Grazie

           Missa in honorem S. Antonii (per la prima messa di Don Giuseppe de Fabritiis)*

 

           20 marzo, Teramo, Chiesa di Santa Maria delle Grazie

            Concerto

 

           14 settembre, Sant Elpidio a Mare (Fermo), Chiesa Prepositurale

           Missa in honorem S. Josephi di Remigio Renzi

 

1908    Agosto, Cingoli (Macerata), Cattedrale

            Missa in honorem S. Antonii (con archi)*

 

1911    Giugno, Porto Recanati (Macerata), Parrocchiale

            Messa da Requiem (pei funerali del Sindaco Volpini)

 

1914    23 aprile, Loreto (Ancona), Basilica della Santa Casa (Sala del Tesoro)

            Concerto Spirituale (pel Congresso Catechistico)

          

            17 maggio, Ancona, Chiesa del Gesù

            Concerto pel Centenario della Madonna del Prodigio

 

            14 agosto, Ancona, Cattedrale,

            Messa da Requiem (pei funerali di Papa Pio X)

 

1918    Febbraio, Castelfidardo (Ancona), Chiesa Collegiata

            Missa da Requiem di R. Casimiri (pei funerali di Paolo Soprani)

 

            5 maggio, Civitanova (Macerata), Chiesa Prepositurale

            Brani dalle Messe a 3 voci di R. Casimiri e V. Goller (per il funerale di un morto in guerra)

 

            19 luglio, Lugo di Romagna (Ravenna), Chiesa Collegiata

             Messa da Requiem (per i funerali di Francesco Baracca)*

 

1919     Maggio, Camerino (Macerata), Chiesa di San Venanzio  

             Brani dalle Messe di Dobici e Tebaldini (per la festa triennale del Santo)

 

1920     Settembre, Città di Castello (Perugia), Chiesa di San Francesco

              Brani dalle Messe di Capocci, Dobici e Vittadini (per il Triduo solenne)

 

             Ottobre, Staffolo (Ancona), Parrocchiale

             … (d. m.), (per la Festa della Madonna Addolorata)

 

1921    18-19-21 giugno, Jesi (Ancona), Chiesa di San Marco

            Concerti per il VI Centenario Dantesco

 

            14 settembre, Ravenna, Chiesa di San Francesco

             Missa sine nomine di Giovanni Pierluigi da Palestrina (Pontificale di S. Em. il Card. Lafontaine)

 

            17-18 settembre, Ravenna, Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo

            Trilogia Sacra dantesco-palestriniana

 

            Dicembre, Grottammare (Ascoli Piceno), Chiesa di S. Lucia

            Missa sine nomine di G. P. da Palestrina (pel IV Centenario della nascita di Sisto V)

 

1922    Marzo, Ripatransone (Ascoli Piceno), Cattedrale

            Missa da Requiem di E. Cellini (per le esequie del medesimo)

 

            25-27 aprile, Milano, Chiesa di Sant’Angelo

            Trilogia Sacra dantesco-palestriniana

 

            25 giugno, Osimo (Ancona), Basilica di San Francesco

            Missa da Requiem di Casimiri (per le esequie dei caduti in guerra)

 

            9 luglio, Recanati (Macerata), Cattedrale

            … (d. i.), per la Consacrazione Episcopale di S. E. Mons. Conte Monalduzio Leopardi

 

           16 luglio, Senigallia (Ancona), Chiesa dei Carmelitani

           … (d. i.), per la Festa della Madonna del Carmine

 

            25-26-27 agosto, Fermo, Chiesa di San Domenico

            Concerti vocali-strumentali

 

            3 settembre, San Ginesio (Macerata), Chiesa di S. Agostino

            Funzione, unitamente a un Concerto nella Chiesa di San Francesco

 

1923    23-25-26 aprile, Bologna, Chiesa di San Giacomo Maggiore

             Funzione per la Madonna del Buon Consiglio (unitamente ai Concerti Spirituali)

 

            4-5 maggio, San Severo (Foggia), Cattedrale

            Missa in honorem B. M. V. de Loreto di V. Goller (per i Vespri e la Messa Pontificale della Festa della Madonna

            del Soccorso)

 

            13 maggio, Rapagnano (Fermo), Parrocchiale

            Missa Pontificalis di Don Lorenzo Perosi (con il M° Quirino Lazzarini)

 

            17 giugno, Camerano (Ancona), Parrocchiale

             (dati incerti) (diretta con il Maestro Corrado Barbieri)

 

            … (d. m.), Castelfidardo (Ancona), Collegiata

            Missa Funebre a 3 voci di Casimiri (diretta con il M° C. Barbieri)

 

           … (d. m.), Ripatransone, … (d. m.)

 

1924    18 aprile, Castelfidardo (Ancona), (d. m.)

            (d. i.), per le Tre Ore d’Agonia di N. S. (diretta con il M° C. Barbieri)

 

             3-4 maggio, Jesi (Ancona), Cattedrale

             Messa di Dobici ed Eucharestia di Perosi (per le solennità della Feste Eucaristiche)

 

             … (d. m.), Cingoli, … (d. m.)

 

1926    27-28-29 agosto, Lovere (Bergamo)

            Missa Regina pacis a 3 voci di L. Refice unitamente a Missa in honorem B. M. V. de Loreto   di V. Goller e

            Missa Solemnis S. Antonii (per la Beatificazione della Ven. Capitanio)*

 

            3-4-5 settembre, Cingoli (Macerata)

            … (d. i.), per le Feste Centenarie di S. Sperandia

 

______

 

•  Le composizioni contrassegnate dall'asterisco (*) sono di Giovanni Tebaldini.

•  Sull’attività della Cappella Lauretana, vedi anche Giuseppe Radiciotti, in “Antologia critica”.

 
 

 

 Giovanni Tebaldini seduto al centro. Riconoscibili dietro di lui: Giuseppe Bezzi di Tolentino, Ulisse Matthey (organista della

Cappella Lauretana); Agostino Donini (vice direttore della Cappella stessa), Amedeo Amadei (con la sigaretta in bocca),

Roberto Amadei (il primo a destra di Tebaldini); in terza fila Quirino Lazzarini (con la paglietta in testa).

 

 

back home