La Conferenza del Maestro Tebaldini

 

 

Giovanni Tebaldini! Giovinetto ne leggevo avidamente gli scritti nelle più importanti riviste d’Europa e mentre il suo nome mi rimaneva associato nella mente ad un altro grande, quello di Enrico Bossi, suo inseparabile amico, la sua figura mi appariva sempre quale l’avevo vista una volta in una illustrazione di giornale ove gli erano di sfondo le enormi canne di un organo monumentale.

[…] il maestro Giovanni Tebaldini è oggi il più forte conoscitore di canto gregoriano e dell’aurea epoca palestriniana come è uno fra i più eminenti compositori di musica liturgica e da camera. Uomo di vasta e profondissima cultura, di conoscenza quasi miracolosa di fatti e di personalità artistiche del miglior tempo; aborrente da ogni dilettantismo; scrittore sobrio ed efficace, è sopra tutto un maestro. Maestro non solo quando monta in cattedra, ma sempre, in ogni comune parlare. La piccola ma forte persona si anima e si ingrandisce, il gesto diventa rapido e incisivo, lo sguardo si illumina di vivida luce e la voce risuona fatta talvolta impetuosa nell’agitarsi nell’animo per la passione dell’arte. Ma quasi di colpo un buon sorriso rischiara il volto espressivo che risplende nella sana ingenuità infantile, che va sempre unita alle menti alte e pure.

E fioriscono i ricordi e gli episodi e passano rapide le figure di Bazzini, Verdi, Faccio, Ponchielli, Boito, Puccini e cento altri, con parole, gesti, motti che è una passione non poter raccogliere e che io, con quella amorevole dimestichezza ch’ei mi concede, vado insistendo perché metta in carta. Nessun romanzo più dilettevole, più convincente, più istruttivo della vita di questo artista, se si deciderà a scriverlo.

Uomo di una attività sorprendente pur esplicata attraverso battaglie e dolori gravissimi, il maestro Tebaldini conserva una sottile vena di umorismo tanto più prezioso, nel pantano delle correnti volgarità e scurrilità, in quanto non esce mai dalla linea aristocratica dell’arte. Le sue conferenze sono vere lezioni nel più alto significato della parola: lezioni in cui l’erudizione diventa cultura e questa si anima sempre del calore della fede e dello slancio dell’amore. […]

Giulio Fara1

 

(da “L’Ora”, Pesaro, (d. m.) 1933, p. 2)

 
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1. Giulio Fara (Cagliari 1880 - Pesaro 1949), insegnante di solfeggio e armonia e poi di canto corale in scuole di Cagliari, fu compositore e apprezzato critico musicale, collaboratore di numerose testate. Dal 1923 insegnò estetica nel Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro e ne diresse la Biblioteca. Durante la seconda guerra mondiale, ha scrisse un romanzo ambientato in Sardegna, intitolato “Fango”. Ha condotto studi sulla musica popolare sarda, pubblicati nel 1997, a cura di G. N. Spanu, per la Ilisso Edizioni di Nuoro.

 

 

 

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